
















In questo tempo duro e complicato il nostro Vescovo Rocco e la Conferenza Episcopale Italiana ci chiamano alla responsabilità: anche noi da Cristiani dobbiamo fare la nostra parte.
Nei link sotto riportati potete scaricare e leggere la lettera del nostro Vescovo e della CEI:
Lettera ai fedeli Covid-19.pdf
CS_12_2020_enorme_responsabilita.pdf
III ANNO – ABITARE
Abitare oggi, significa fare proprio l’atteggiamento della comunità cristiana così come viene descritto nella lettera a Diogneto; è incarnare quella condizione apparentemente contraddittoria di piena cittadinanza e di totale estraneità alle logiche del mondo, una condizione che diventa in sé presenza missionaria solo se è capace di contagiare con il piacere e la bellezza di credere insieme. Ecco perchè l’abitare richiede l’avvio di un processo di riforma dei linguaggi dell’annuncio e così pure di quelle strutture che del dinamismo dell’evangelizzazione sono responsabili: per essere una compagnia coinvolgente e mai esclusiva, attenta al
contesto senza riduzionismi e semplificazioni, misericordiosa ma non inerte alla banalità del male, in grado di rendere credibile con la vita l’amore incredibile del Vangelo. Abitare richiede infine il superamento del dualismo tra centri (i luoghi deputati alla pastorale) e periferie per un’Azione Cattolica che sappia costruire
cultura nelle carceri, negli ospedali, nelle strade, nelle fabbriche, nei quartieri, in una permanente missione “corpo a corpo”.
PRINCIPALI APPUNTAMENTI DIOCESANI
“A dirla in breve, come è l’anima nel corpo, così nel mondo sono i cristiani. L’anima è diffusa in tutte le parti del corpo e i cristiani nelle città della terra. L’anima abita nel corpo, ma non è del corpo; i cristiani abitano nel mondo, ma non sono del mondo. L’anima invisibile è racchiusa in un corpo visibile; i cristiani si vedono nel mondo, ma la loro religione è invisibile” (Lettera a Diogneto).