Non abbandonarci alla tentazione

Questo ritiro s’ha da fare (anche se in forme diverse)

Qualcuno ha detto che il Coronavirus è un castigo di Dio per i peccatori. Una buona parte del mondo ecclesiale è insorta per contestare questa affermazione. La Santa Sede è dovuta intervenire per smentire la fondatezza teologica di questi discorsi non degni della buona notizia portata da Gesù Cristo. Dunque, non vale la pena dilungarsi oltre. Noi giovani dell’équipe siamo stati toccati come tutti da questa emergenza, anche perché ha compromesso molte delle nostre normali attività e ha reso impraticabile il ritiro di quaresima. Però oggi possiamo dire esattamente il contrario: il Coronavirus, accanto a tanti problemi oggettivamente seri e a numerosi disagi, è stata una circostanza che ha portato molti doni.

Avremmo voluto fare il ritiro di quaresima a tutti i costi. Lo avevamo già in parte preparato, ci eravamo riuniti più volte con gli educatori di tutta la diocesi, avevamo discusso modi e tempi degli interventi ed avevamo persino invitato una testimonianza bella e forte che ci avrebbe aiutati ad inserirci in questo tempo di quaresima e avrebbe aiutato senz’altro i nostri giovanissimi. Poi è arrivato il virus e si è fermato quasi tutto: le scuole, lo sport, le feste di carnevale, molte manifestazioni di carattere sociale e culturale. A quel punto ci siamo dovuti arrendere. Il Signore, però, ci ha portato alcuni doni che vorremmo condividere.

Il primo. Non abbiamo potuto ricevere le Ceneri e abbiamo dovuto vedere le celebrazioni via streaming . Pensavamo che vedere la Santa Messa in casa fosse una cosa da anziani, un servizio per le persone allettate o impedite. Noi non ne avremmo mai avuto bisogno. Per noi lo streaming serve ad altro. Il Signore ci ha ricordato quanto siamo fortunati ad avere la possibilità di vivere comunitariamente la fede e quando questa possibilità, anche se per pochi giorni, ci è stata tolta, abbiamo sentito che ci mancava qualcosa. Ci ha fatto un po’ male. Allora abbiamo pensato a tutti quei fratelli e sorelle che in giro per il mondo vivono permanentemente in questa condizione, vivono sempre clandestinamente la loro fede. Quello che per noi è straordinario, per loro è routine . Si dice che spesso ti accorgi di quanto sia importante una cosa quando non ce l’hai più. Ecco, un po’ è accaduto anche a noi.

Il secondo. L’emergenza ci ha donato la comunione. Il virus ci ha spinti a vivere le decisioni da prendere ricordandoci che l’Azione Cattolica è una grande palestra di Chiesa, in cui ci si esercita a camminare insieme incontro al Signore. Anche in questo frangente faticoso, è stato bello pensare insieme, ascoltarsi insieme, discutere insieme, decidere insieme. Ci vuole più tempo, ma ne è valsa la pena.

Il terzo. Volevamo accompagnare i giovanissimi in questo tempo e soprattutto non disperdere il lavoro fatto con gli educatori. Allora ci è venuta in mente l’idea del sussidio. Quello che avete tra le mani è l’ultimo dono di questa quaresima particolare. Esso è senz’altro uno strumento povero e semplice, ma ha unito il lavoro di tutti e contiene alcuni spunti interessanti.
Ogni gruppo valuti con libertà se e come usarlo. Quello che conta è che il libretto testimonia che il virus non ha fermato la buona notizia del Vangelo!

L’équipe giovani diocesana

Sussidio Quaresima Giovanissimi 2020

Uniti nella preghiera

In questo momento desideriamo più di ogni altra cosa esprimere a ciascuno e a tutti la nostra vicinanza e incoraggiare ciascuno di voi affinché le nostre associazioni parrocchiali possano essere per tutti una trama di relazioni buone, di vicinanza solidale anche nella forzata distanza, di sostengo reciproco nel coltivare la Speranza. Insieme al nostro Arcivescovo e a tutta la chiesa fermana preghiamo per i sofferenti, le vittime e i loro familiari, confidando nella misericordia e nella consolazione del Signore. Questo singol­are frangente della nostra vita e della storia del nostro paese, vissuto nel cammino verso la Pasqua, rafforzi lo spiri­to di comunione e di preghiera ­nella consapevolezza che “nulla ci può separare dall’Amore di Cristo”!
Insieme all’invito a condividere il cammino quaresimale proposto dal nostro Arcivescovo (clicca qui), vi proporremo e vi invitiamo a trovare forme e modalità nuove per vivere i tradizionali appuntamenti associativi.

Un fraterno abbraccio dal consiglio diocesano

Chi siamo

Laici impegnati…
Siamo un’associazione di laici impegnati a vivere, ciascuno “a propria misura” ed in forma comunitaria, l’esperienza di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità.
Crediamo che sia doveroso e possibile educarci reciprocamente alla responsabilità, in un cammino personale e comunitario di formazione umana e cristiana. Vogliamo essere attenti, come singoli e come comunità, alla crescita delle persone che incontriamo e che ci sono state affidate.

…con in Pastori…
Ci impegniamo a vivere la nostra vocazione laicale lavorando e collaborando con i Pastori.

…al servizio del territorio in cui vivono…
L’Azione Cattolica fin da principio ha scelto di rispondere alla vocazione missionaria, mettendosi a servizio della vigna del Signore nelle singole Chiese locali. Il nostro servizio alla Chiesa si esprime nella scelta di stare in maniera corresponsabile nelle diocesi e nelle parrocchie. Vogliamo costruire percorsi di comunione con le altre aggregazioni laicali, in fedeltà a quanto il Concilio ha chiesto a tutti i laici.

…eredi di una lunga storia…
Quella dell’Azione Cattolica è una storia che inizia da lontano. Raccontarla significa raccontare anche la storia della Chiesa e dell’Italia degli ultimi centotrenta anni. È una storia, infatti, che si intreccia con la vita di migliaia di uomini e donne, che in questo lungo periodo hanno lavorato con passione e fedeltà, servendo la Chiesa e contribuendo a costruire il Paese in cui viviamo.

…testimoni del Risorto!
Oggi, dunque,noi raccogliamo un’eredità, un tesoro prezioso consegnatoci da uomini e donne, testimoni del Vangelo, che hanno saputo fino in fondo essere interpreti dei segni dei tempi.